La corretta combinazione degli alimenti
“Sei libero di scegliere il tuo stile di vita, ma non di sceglierne i risultati.” Herbert M. Shelton.
L’organismo umano è una macchina complessa che ha bisogno della giusta quantità di principi nutritivi per funzionare in modo efficiente. Conoscere le corrette combinazioni alimentari può essere utile per aiutarci a scegliere i cibi migliori da mettere ogni giorno in tavola. Ricordare che variare nelle scelte alimentari e privilegiare la qualità degli alimenti rappresenta un passo semplice ma molto importante per il nostro benessere.
Cosa sono gli alimenti?
Gli alimenti sono quelle sostanze che ci aiutano a costruire il nostro corpo e che ci danno energia.
Le caratteristiche di un alimento sono:
deve dare energia a livello fisico, metabolico, mentale ed emozionale;
deve essere utilizzabile per la crescita, mantenimento e guarigione del corpo umano;
deve essere digeribile con efficacia ed utilizzabile con efficienza
non deve produrre effetti tossici.
La digestione è la trasformazione di sostanze complesse in elementi singoli, i quali sono più utilizzabili per il nostro organismo. Se la digestione non è efficace non ricaverete ciò di cui avrete bisogno: vitamine, minerali ecc...
Il cibo, quindi, deve essere digerito e scomposto dal suo complesso per poter essere utilizzabile.
E' chiaro che l'indigestione è un problema nazionale, basti guardare le statistiche che ci dice l'ANIFA (Associazione nazionale dell'industria farmaceutica, 2012)
1)I farmaci per la cura delle affezioni respiratorie al primo posto
2) Seguono i farmaci gastrointestinali
Quando pensiamo alla digestione pensiamo allo stomaco, ma in realtà comincia dalla bocca, dalla masticazione e insalivazione del cibo, vengono così mandati segnali al cervello e il corpo si mette in moto per la digestione (ecco l’importanza di masticare bene il cibo).
Come capire le combinazioni alimentari
La digestione dei carboidrati comincia dalla bocca. Nella bocca produciamo un’enzima che si chiama ptialina o alfa amilasi, questo enzima ci aiuta a scomporre i carboidrati. Passa attraverso lo stomaco e la sua digestione continua nell'intestino tenue con l'aiuto degli enzimi pancreatici.
Questo enzima è un enzima alcalino (PH superiore a 7).
La digestione delle proteine incomincia nello stomaco. Quando stiamo masticando delle proteine, viene rilasciato dell'acido cloridrico nello stomaco, che ci serve per creare un ambiente acido che serve all'enzima chiamato pepsina per fare effetto. La digestione continua poi nell'intestino e nei succhi pancreatici.
In fisiologia, quando vengono in contatto l'enzima alcalino con quello acido, essi si neutralizzano.
La digestione dei grassi comincia nella bocca, continua nello stomaco e finisce nell'intestino.
Quindi, le giuste combinazioni alimentari ci aiutano ad evitare:
- indigestione
- gas
- blocco intestinale
- pancia gonfia
- acidità di stomaco
- bruciore di stomaco
- reflusso gastrico
- medicinali e polveri digestive
Ma soprattutto ci servono per vivere di benefici a lungo termine, perché se digeriamo bene, non c'è fermentazione, putrefazione e tossine da eliminare nel nostro corpo, la vita è più sana e avrete sicuramente più energia.
Le combinazioni alimentari
Quando noi mangiamo, in genere, ci sono vari aspetti che dobbiamo valutare: il "cosa" mangiamo e se ciò che stiamo mangiando è un alimento crudo o cotto.
Nel mondo dell’igienismo c'è un aspetto legato alle energie: quanto mi impegna a livello digestivo e cosa ricavo dopo il pasto. Se si fanno combinazioni non corrette, esempio a prevalenza proteica (formaggi, carne e pesce) si associano cibi a prevalenza di carboidrati (pane, pasta o riso) la digestione è più impegnativa e si rallenta.
Dal punto di vista fisiologico abbiamo enzimi digestivi differenti. Ma è importante evidenziare un aspetto: se una persona fa una dieta sequenziale (che approfondiremo nei prossimi contenuti) che consiste nel mangiare in ordine quanto segue: frutta, insalata, verdura cotta e piatto cucinato a piacere, non ha bisogno necessariamente di stare attento in modo rigido alle combinazioni alimentari, la sequenza dei nostri pasti a volte, è più importante del cosa mangiamo, per una migliore digestione.
"Non è quello che mangiamo, ma quello che digeriamo e assimiliamo che produce salute e forza fisica."
Il sistema, invece, delle combinazioni alimentari, nel suo complesso, è semplice e facile da comprendere. Logicamente si è evoluto dallo studio della fisiologia gastrica e delle azioni e reazioni degli enzimi e dei succhi digestivi. Si è anche evoluta dalle innumerevoli esperienze reali delle persone che descrivono i loro dolori e disagi dopo aver mangiato diversi cibi insieme.
La selezione igienista degli alimenti e i principi della combinazione degli alimenti sono basati sulle esigenze nutrizionali degli esseri umani e sulle limitazioni dei nostri sistemi digestivi.
Non è quello che mangiamo, ma quello che digeriamo e assimiliamo, che determina il vero nutrimento che i nostri corpi ricevono.
La combinazione degli alimenti è basata sulla scoperta che certe combinazioni di alimenti possono essere digeriti con maggiore facilità ed efficienza rispetto ad altre.
In questo modo sarà assicurata una nutrizione migliore, ma anche una digestione migliore, meno fermentazione e putrefazione, più leggerezza, meno disturbi intestinali e meno gas. Infine si ha più energia, perché se ne trae di più dal cibo e se ne spende di meno per la digestione e la disintossicazione.
Il cibo consumato da solo o in propria combinazione alimentare non risulta in fermentazione e non causa indigestione (anche se ci sono molte altre condizioni che possono causare problemi digestivi, come l’eccesso alimentare, mangiare frettolosamente o in un momento di stanchezza, mangiare in uno stato di preoccupazione, nervosismo, paura, dolore ecc. o quando si ha febbre o infiammazione).
Il carattere chimico della digestione
La fisiologia digestiva riconosce che diversi alimenti presentano diversi compiti digestivi e coinvolgono diverse facoltà digestive.
Ad esempio, gli alimenti proteici richiedono un mezzo acido per la loro digestione. La pepsina, l’enzima digestivo delle proteine, richiede una secrezione gastrica acida, a partire dall’acido cloridrico. I cibi con amido (carboidrati complessi), richiedono un mezzo alcalino per consentire agli enzimi della amilasi nella saliva (ptialina) di svolgere il loro compito digestivo. Al di sotto di un PH di 4,0 la digestione dell’amido è completamente sospesa. La pepsina, invece, non scompone le proteine se si trova in un PH superiore a 3,0.
Così, gli alimenti amidacei e quelli proteici sono incompatibili nella chimica digestiva. Il processo digestivo riuscirà in ultimo a scomporre i vari cibi diversi, ma la digestione in tutta la sua efficienza sarà ostacolata e probabilmente si creerà una quantità di sottoprodotti tossici derivati dalla fermentazione e putrefazione batterica.
Da questo fenomeno fisiologico della vita emerge questa regola del come alimentarsi: mai mangiare un alimento essenzialmente proteico e un alimento ad alto contenuto amidaceo allo stesso pasto.
Ci sono molti alimenti che non si combinano con gli altri.
Molti mangiano grassi e zuccheri insieme (come nell’esempio di torte, biscotti, brioche, cereali muesli con frutta secca e frutta fresca per la colazione…). Gli zuccheri semplici non hanno bisogno di essere digeriti nello stomaco.
Meloni e frutta dolce possono rimanere nello stomaco dieci minuti, fino a trenta o quaranta minuti. Essi vengono espulsi piuttosto rapidamente e assorbiti molto rapidamente dalla parte superiore dell’intestino – il duodeno.
Mentre gli oli rimangono nello stomaco per diverse ore in modo da essere trattati prima di essere inoltrati all’intestino tenue per un’ulteriore elaborazione. Se mangiati assieme con frutta, zucchero bianco, miele ecc. trattengono anche gli zuccheri nello stomaco e la fermentazione è molto probabile, vista la temperatura corporea favorevole di circa 36-37°C, invalidando così il pasto.
Tempistiche digestive
Anche frutti diversi richiedono diversi compiti digestivi. Il corpo digerisce rapidamente i frutti acidi e anche la frutta dolce. Ma gli acidi della frutta acida devono essere in qualche modo trasformati prima che l’assorbimento possa verificarsi. Ciò comporta un certo ritardo nello stomaco. Ogni ritardo nel passaggio e digestione della frutta dolce nello stomaco (e intestino) può innescare la fermentazione. Così, ancora una volta, combinando in modo improprio gli alimenti si può compromettere la digestione.
I frutti dolci hanno le proprie caratteristiche digestive. L’anguria e il melone sono forse i frutti che si digeriscono più velocemente, tra la frutta dolce. Ma le banane, l’uva e le mele possono rimanere nello stomaco anche due o tre volte più a lungo. Quindi, anche mangiando degli alimenti di eccellenza per l’uomo, come banane, mele o uva in combinazione con il melone si può produrre fermentazione e stomaco sconvolto.
1) Melone e anguria: circa 10 minuti
2) Frutta: dai 30 minuti a 1 ora
3) Verdure e radici a bassa concentrazione proteica e amidacea: poco più di 1 ora
4) Carboidrati complessi ben combinati: 2 ore
5) Proteine concentrate ben combinate: 4 ore
6) Insalate ben combinate con frutta secca: 4 ore
7) Alimenti in combinazione: 6 ore o più
8) Proteine concentrate con carboidrati complessi: 8 ore o più
Ricorda che l’alimentazione corretta, in sé, non significa nulla se non è abbinata a un corretto stile di vita fisico, mentale e spirituale, a cominciare da una vita attiva.
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